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Trapianto del microbiota, un aiuto per le cure oncologiche

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Uno studio del Gemelli dimostra la riduzione della diarrea indotta dai farmaci convenzionali

Il trapianto del microbiota intestinale è una metodologia sicura ed efficace per agevolare le terapie antitumorali. È quanto emerge da una ricerca condotta dai medici della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. I trattamenti convenzionali realizzati con farmaci oncologici possono indurre diarrea. Un effetto collaterale fastidioso e debilitante per i pazienti, già profondamente segnati dal peso della malattia. Per questo motivo, gli specialisti sono costretti a ridurre i dosaggio, nei casi più estremi, a sospendere le terapie antineoplastiche. La proposta dell’IRCCS romana, coordinata da Giovanni Cammarota, professore di gastroenterologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, cambia radicalmente l’approccio delle cure, agevolandone il decorso e migliorando la qualità della salute dei pazienti. Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Communications, ha riguardato 20 pazienti colpiti da carcinoma a cellule renali in fase metastatica. I soggetti, di età media pari a 65 anni, sottoposti a trattamenti oncologici con inibitori della tirosin-kinasi (TKI), hanno ricevuto un trapianto di microbiota fecale da un donatore sano. Già dopo una settimana, su un terzo dei pazienti si evidenziava la completa risoluzione dei sintomi di diarrea. Motivo per il quale, è stato possibile evitare la riduzione della posologia di TKI. Dall’analisi dei ricercatori della Fondazione Gemelli, la scomparsa della diarrea è favorita dall’attecchimento dei batteri del microbiota intestinale sull’ospite. La gestione del materiale fecale, utilizzato per il trapianto del microbiota intestinale, segue procedure standard certificate, come la ISO9001:2015, necessarie a garantire l’integrità del lavoro dei ricercatori. Inoltre, i Laboratori di Microbiologia della Fondazione Gemelli sono accreditati con il Centro Nazionale Trapianti. Grande soddisfazione è stata espressa dal prof. Antonio Gasbarrini, Direttore del Centro Malattie dell’Apparato Digerente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. “Questo studio dimostra come il microbiota intestinale abbia una funzione cruciale nella modulazione del sistema immunitario e di come una sua rimodulazione possa prolungare la durata ed ottimizzare l’efficacia delle chemioterapie oncologiche”.

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