Blog

Immagine articolo

COVID-19, l’analisi del prof. Giovanni Scambia in TV

 |  Media e TV

Il presidente XBIOGem a La Vita in Diretta premia il modello sanitario italiano e parla del rapporto tra COVID e gravidanza

ROMA – “La sanità italiana ha reagito con un livello di qualità altissimo che non ha eguali in altri paesi europei”.

Così il prof. Giovanni Scambia, presidente di XBIOGem, ha esordito su Rai1 alla Vita in Diretta del 20 aprile, a proposito del tema coronavirus.

Nonostante la pandemia provi ad ostacolare il progresso scientifico, la ricerca continua spedita verso nuovi orizzonti come testimonia la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, di cui Scambia è Direttore Scientifico.

Il prof. Scambia ha sottolineato come la situazione di emergenza abbia dato l’opportunità di realizzare strutture ospedaliere, approvare protocolli e promuovere delle iniziative fondamentali in tempi rapidissimi, a dispetto della burocrazia che da sempre paralizza il nostro Paese.

“Il sistema sanitario italiano ha imparato a lavorare con i pazienti anche a distanza, offrendo teleconsulti efficaci e inviando dei farmaci a domicilio quando necessario”.

Nuove metodologie che arricchiscono il nostro sistema sanitario e che continueranno ad esistere anche quando il COVID-19 sarà soltanto un lontano ricordo. Scambia, professore Ordinario di Ginecologia ed Ostetricia e direttore della UOC di Ginecologia Oncologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, nel corso della trasmissione televisiva ha risposto ad alcune curiosità in materia di ginecologia e di oncologia con possibili riferimenti al coronavirus. Scambia ha ribadito come per una donna affetta da tumore vadano mantenute misure di prevenzione molto forti per scongiurare il contagio ma rassicura: “Nei nostri ospedali esistono percorsi sicuri per le pazienti oncologiche”. 

Per quanto concerne l’eventuale gravidanza di una donna positiva al virus, in assenza di sintomatologia, non si riscontrano danni consistenti nel nascituro. Qualora la gestante, positiva al COVID-19, presentasse dei sintomi legati ipertermia, il neonato potrebbe accusare difficoltà respiratorie oppure avere un basso peso nella nascita. Il prof. Scambia, a domanda precisa sulla possibile influenza del COVID-19 nei rapporti intimi di coppia, risponde:

“Non abbiamo evidenze che il virus si annidi all’interno di liquidi biologici come liquidi seminale o vaginale. Anche in una coppia consolidata può venire meno il senso di sicurezza, ma i rapporti non sono a rischio”.

Condividi su