Blog

Immagine articolo

Altolà al tumore

 |  Ricerca Media e TV Interviste

Il prof. Scambia smentisce i possibili effetti cancerosi del talco

Profumato, antitraspirante e addolcente. Il talco borato è un prodotto cosmetico ottenuto dall’interazione fra una polvere minerale finissima, il talco appunto, e l’acido borico. Il primo conferisce proprietà assorbenti che riducono l’umidità. Al secondo si ascrivono potenzialità lenitive e antisettiche. Accanto ai noti benefici intimi, al talco sono stati imputati possibili effetti nocivi sull’uomo. L’allarme proveniva dall’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro (IARC) di Lione, la quale sosteneva già nel 2006 che il talco, se adoperato per l’igiene intima, potesse causare fenomeni di cancro nelle donne. I ricercatori hanno ipotizzato che il talco contenesse degli agenti infiammatori capaci di diffondersi dagli organi genitali femminili esterni a quelli interni (ovaio ed endometrio) che a lungo andare, avrebbero favorito la formazione del tumore. Giovanni Scambia presidente di XBIOGem e Direttore UOC Ginecologia Oncologica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma è intervenuto per stroncare ogni possibile relazione fra talco e tumore. ”Non ci sono sufficienti elementi per dimostrare un rapporto tra l’utilizzo del talco sui genitali femminili e l’insorgere di una qualche forma di cancro”. Quasi il 20% delle cause di tumore ovarico è attribuibile alla familiarità, la quale rappresenta il prima fattore di rischio. “Ciò è dovuto alla mutazione dei geni BRCA1 e 2, i quali favoriscono l’insorgenza di tumore ovarico, al seno o all’utero”. Le donne che hanno una sorella o la madre che abbiano questi tipi di tumore hanno più probabilità di ammalarsi. La ricerca sta facendo dei passi importanti indagando la familiarità, migliorando le capacità diagnostiche per prevenire fenomeni cancerosi con l’utilizzo di farmaci che vanno a colpire selettivamente le cellule del tumore ovarico preservando quelle normali o attraverso terapie chirurgiche endoscopiche, chirurgiche e poco invasive. IARC nel 2006 aveva pubblicato una monografia su possibili effetti del talco sull’apparato respiratorio. Lo studio sottolineava come fino al 1976 i prodotti cosmetici polverosi avessero delle tracce di amianto. Il prof. Scambia, Direttore Scientifico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, è intervenuto anche su questo aspetto. Il talco è un minerale che si trova spesso in prossimità delle miniere di amianto. Diversi studi hanno dimostrato che esiste un rischio di contaminazione incrociata durante l’estrazione. In Europa però il talco è molto controllato. Dal 1973 esistono delle normative molto stringenti. “Tutti i prodotti a base di talco devono essere per legge privi di impurità, amianto compreso. Esistono delle commissioni ad hoc per il controllo della sicurezza dei componenti dei prodotti cosmetici messi sul mercato”.

Condividi su