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Covid19, Il punto del prof. Maurizio Sanguinetti

 |  Interviste

Il punto del prof. Maurizio Sanguinetti, Direttore del Dipartimento di Scienze di Laboratorio e Infettivologiche della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e membro del Comitato Scientifico XBIOGem, sull’emergenza Coronavirus.


Il prof. Maurizio Sanguinetti, Direttore del Dipartimento di Scienze di Laboratorio e Infettivologiche della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e membro del Comitato Scientifico XBIOGem, ospite della rubrica Settimana Salute edita da San Marino Rtv, ha fatto il punto sull’emergenza Coronavirus.

“La situazione migliora. Con il raggiungimento del picco non si conclude l’epidemia, ma le misure restrittive adottate impediscono una rapida diffusione del virus. Così anche le strutture ospedaliere riescono ad assorbire l’urto in maniera più razionale”. 

Il prof. Sanguinetti afferma che sarà importante oltre alle analisi del tampone, che mettono in evidenza la positività del paziente, verificare la risposta degli anticorpi per sapere se si è venuti a contatto con il virus. Ci possono essere però dei periodi di incubazione necessaria che possono creare dei falsi negativi, quelli che definisce “periodi finestra”. E poi avverte: “Non si sa ancora se chi ha già contratto il virus resterà immune. Tipicamente i virus respiratori non danno immunità permanente, anche se le reinfezioni sono decisamente più leggere”.

La riflessione è che da questa situazione l’Italia dovrà ripensare a un nuovo piano di gestione delle malattie infettive: intensificando l’attività clinica e microbiologica sui territori più periferici.

Sanguinetti è certo che impareremo a convivere con il virus e a gestirlo al meglio con i vaccini futuri e con specifici approcci diagnostici e terapeutici.

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